Conoscete la storia del Monferrato e dei suoi vini? Con questo articolo vi raccontiamo la storia di questa zona del Piemonte, oggi provincia di Alessandria e Asti, un tempo stato autonomo, il Marchesato del Monferrato.
La storia del Monferrato.
Uno dei tanti piccoli stati in cui era divisa un tempo l’Italia, è stato dominato nei secoli da varie dinastie sempre strettamente legate ai due grandi imperi del passato, l’impero germanico e l’impero bizantino.
Dinastia Aleramica:
Nel 958 D.C. il guerriero tedesco Aleramo, grazie al matrimonio con la figlia dell’imperatore Ottone I, ottiene in feudo il Monferrato, un territorio che dall’attuale Vercelli arrivava a Savona e a Finale Ligure. La dinastia, che da lui prende il nome di Aleramica, diventa rapidamente la principale dinastia del Piemonte Meridionale comprendendo le attuali province di Alba, Asti, Alessandria. Gli Aleramici, marchesi del Monferrato partecipano alle Crociate e Guglielmo del Monferrato diventa il primo marito di Sibilla D’Angiò, futura regina di Gerusalemme fino alla caduta del regno nel 1187.
Corrado Del Monferrato, fratello di Guglielmo, partecipa alla terza crociata e diventa, per un breve periodo, Re di Gerusalemme.
Dinastia Paleologa:
Nel 1305 Muore senza eredi l’ultimo Marchese dopo aver dato in sposa la figlia Violante all’imperatore di Bisanzio Andronico II, il secondo dei loro figli, Teodoro, diventa Marchese del Monferrato e dà inizio alla dinastia dei Paleologhi, omonima dell’ultima dinastia regnante a Costantinopoli fino alla sua caduta nel 1453. Teodoro sposa Argentina Spinola e, con continue guerre di conquista, allarga il marchesato fino a comprendere per un breve periodo la città di Novi Ligure e la zona il cui è ubicata La Marchesa. La posizione strategica del Monferrato, ubicato fra il Piemonte, il ducato di Milano e la Repubblica di Genova, unita al prestigio delle due dinastie imperiali regnanti dava al territorio, chiamato anche lo stato dei due imperatori, un ruolo senza pari fra le dinastie italiane.
Dinastia Gonzaga:
Nel 1533 la dinastia dei Paleologhi si estingue con la morte dell’ultimo marchese, resta solo la sorella, Margherita Paleologa, che aveva sposato Federico II duca di Mantova portando in dote il Monferrato. Federico II era figlio della celebre Isabella D’Este, una delle donne più importanti del Rinascimento italiano. Grazie a questo matrimonio i Gonzaga diventano duchi di Mantova e del Monferrato.
Dinastia Gonzaga Nevers:
Nel 1626 muore Vincenzo II Gonzaga e con lui si estingue il ramo principale della famiglia. Dopo una lunga lotta, un ramo collaterale francese della famiglia, i Gonzaga Nevers diventano duchi di Mantova e del Monferrato fino al 1708 quando l’ultimo erede viene privato del ducato dall’imperatore “per indegnità”. Il Monferrato viene quindi dato ai Savoia mentre Mantova passa sotto il controllo diretto dell’imperatore che era, secondo il diritto feudale, il vero titolare dei feudi di Mantova e del Monferrato.
Quali sono i legami fra la storia del Monferrato, Novi Ligure e Gavi?
La storia del Monferrato è legata a Novi Ligure e Gavi in quanto il Monferrato confinava con la Repubblica di Genova che aveva sempre controllato Gavi dove aveva eretto l’imponente Forte di Gavi per difendersi dagli invasori. Novi Ligure era stata conquistata da Teodoro del Monferrato ma, dopo il suo dominio, la repubblica di Genova aveva riconquistato Novi Ligure costruendo subito un forte in parte ancora esistente.
Novi Ligure
Dal 1600 Novi Ligure diventa molto importante per la sua posizione strategica, le famiglie dei banchieri genovesi costruiscono nella città molti palazzi con le facciate dipinte come a Genova e ne fanno, per secoli, la sede delle Fiere del Cambio, durante le quali, 4 volte all’anno, i partecipanti alla fiera si scambiavano le merci lasciando ai banchieri il compito di versare in contanti solo il saldo visto che, all’epoca, il danaro era formato solo da monete metalliche di cui vi era sempre una grande scarsità.
Gavi
Da Novi Ligure partiva una strada ancora oggi chiamata Strada di Gavi, l’unica strada che arrivava fino a Genova, il ramo della Via Francigena che collegava la pianura al mare. Su questa strada i banchieri genovesi che avevano il palazzo a Novi costruiscono delle ville al centro delle loro Tenute agricole.
La Tenuta la Marchesa era una di queste proprietà, appartenuta dal 1600 alla fine del 1700 ai Marchesi Sauli da cui prende il nome.
Monferrato: i suoi vini.
Il Monferrato è sempre stato celebre per i suoi vini pregiati che rendono ancora oggi questo territorio un punto di riferimento dell’enologia d’eccellenza italiana anche per la grande varietà di altitudine che va dai 100 metri di Casale Monferrato fino ai 549 metri della collina di Albugnano. La Tenuta La Marchesa, situata a 250 metri di altitudine, ha una doppia denominazione d’origine per i suoi vini: è inserita nel territorio della denominazione Gavi docg ma è stata parte dell’antico Monferrato per molti anni ed è quindi anche inserita nella denominazione Monferrato DOC. Ecco i nostri vini:
Gavi Docg Disciplinare:
Come potete vedere il disciplinare del Gavi DOCG permette l’impianto di un solo vitigno il Cortese e vieta nel vino qualunque nome eccetto Gavi o Cortese di Gavi.
Monferrato DOC Disciplinare:
La denominazione Monferrato comprende vini bianchi, rossi e rosati da realizzarsi con i tanti vitigni tradizionali del territorio; questo consente ad ogni azienda di creare dei vini che possono avere caratteristiche completamente diverse in relazione ai vitigni piantati nella Tenuta. Nell’ambito della denominazione Monferrato alla Marchesa abbiamo scelto di piantare in prevalenza dei vitigni autoctoni, in particolare, l’Albarossa, un clone di Nebbiolo e Barbera scoperto non molti anni fa dalla grande struttura e dai profumi speziati, e il Pelaverga, un vitigno della zona del Barolo che ha un intenso profumo di pepe bianco e ribes nero. I due vitigni entrano in percentuale differente nel Albarossa doc Piemonte Marchesa e nel Pelvaro Monferrato Rosso.La Particolarità dei vitigni autoctoni piantati alla Marchesa unita alla vinificazione in assenza di legno e ai bassi solfiti rende i vini rossi della Marchesa assolutamente unici sul mercato.
Monferrato: dove dormire, cosa mangiare, quali vini scegliere?
Se avete in programma un itinerario dalle Langhe al Monferrato dormire all’agriturismo della Marchesa può essere un ‘ottima base per viaggiare fra le colline patrimonio Unesco e mangiare al nostro ristorante i cibi della tradizione contadina accompagnati dai nostri vini .Non abbiamo solo Gavi, anche i rossi della Marchesa sono unici sul mercato per la Particolarità dei vitigni autoctoni piantati nella tenuta unita alla vinificazione in assenza di legno e ai bassi solfiti
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